Un’emozionante opportunità, che coniuga efficienza energetica, design e innovazione.

Corre l’anno 2019, quando Abitare Legno riceve la commessa di realizzare, per conto di Ferplant Italia (https://www.ferplant.it), green company facente parte del gruppo Sigit spa (https://www.sigit.it), un ambizioso ed innovativo progetto di bioedilizia ed architettura sostenibile: nell’ambito di un concorso di idee promosso dall’automotive Sigit con il patrocinio di diversi soggetti istituzionali, nel 2018, l’architetto Francesco Vaj di Chivasso (https://studiovaj.com) si aggiudica con il suo Team – composto dagli Architetti Chiara Gea, Federico Degioanni, Luca Fabbian, Claudio Fluttero e Rocco Creazzo – il primo premio come miglior progetto per la creazione di un polo dell’innovazione, da realizzarsi attraverso la riqualificazione di un vecchio edificio industriale nel cuore di Mirafiori. 

Salubrità ed efficienza avanti tutto!

I criteri su cui il progettista vincitore si è basato per dare forma all’idea progettuale erano ben chiari già nel bando di concorso. Lo scopo era quello di progettare un intervento che, creando nuovi spazi da dedicare allo smartworking ed alle attività di R&D legate al polo dell’innovazione, si fondasse su principi di efficienza energetica e di sostenibilità ambientale; che favorisse la creazione di ambienti salubri e funzionali, attenti alle esigenze di benessere di chi qui avrebbe lavorato, e non nocivi per la salute delle persone; dotati di impianti tecnologicamente avanzati e di controlli interattivi volti ad abbassare drasticamente i rischi di S.B.S. (o sindrome da edificio malato).  

Da qui la spinta a riqualificare l’edificio industriale ormai in disuso trasformandolo in un edificio NZEB, che si fregia cioè di un bilancio energetico prossimo allo zero. In poche parole, con fabbisogni energetici per la climatizzazione davvero bassi. 

Built-in: un soluzione per riqualificare

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Come si inserisce in tutto ciò la  struttura “in-building” in legno? 

Forse è proprio questo il “cuore pulsante” dell’intervento: per offrire nuovi spazi di lavoro, il volume dell’edificio ormai in disuso viene abilmente riutilizzato costruendo, al suo interno, un nuovo sinuoso edificio in legno. Un “fabbricato nel fabbricato”, un oggetto di design che in realtà è un concentrato di tecnologia, di linee pulite e morbide, di fascino e di ingegneria. 

Una nuova filosofia dell’architettura, che fa del recupero urbano l’occasione per dare nuova vita a spazi ormai non più utilizzati, che mal si sposerebbero con le rinnovate necessità. Un nuovo modo di intendere la riqualificazione, un processo che non passa più per la semplice ristrutturazione, ma che punta 

Il legno. Espressione di modernità e tradizione.

Sin da subito, il legno è protagonista nel progetto: all’insegna dell’efficienza energetica, della duttilità strutturale e della sostenibilità, della leggerezza, e grazie alla propensione del legno ad assecondare i desideri del progettista, la struttura prende forma, su carta prima e in stabilimento poi, con l’ingegnerizzazione di pareti a telaio realizzate in abete e gessofibra (a proposito di bioedilizia, appunto!). 

Sulla sua faccia esterna, tutta la struttura è vestita con un semplice quanto emozionante rivestimento in doghe verticali di abete massiccio, lasciate nel loro colore naturale. Persino le porte sono rivestite, per rendere la facciata omogenea e pulita. 

Legno e ingegneria

Il team di progettazione, guidato dall’Architetto Vaj, ed il team di lavoro di AbitareLegno, opera in perfetta coordinazione, per garantire un risultato attento ai dettagli, e che garantisca rapidità di realizzazione e precisione nella costruzione. Negli uffici di progettazione i ns tecnici hanno ingegnerizzato pareti e solai in lamellare sdraiato di abete; lo stabilimento di Castiglione Torinese ha prodotto ogni singola parete secondo un preciso disegno di allineamenti e curve ascendenti e discendenti. Alcuni elementi in carpenteria metallica hanno risolto i punti staticamente più critici, e reso possibili solai con luci libere davvero importanti. 

Il risultato? Secondo noi, eccellente sotto tutti i punti di vista. Unico, davvero particolare. 

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